lunedì 1 dicembre 2014

"Prima ero un divano", le creazioni di recupero firmate Bandoneon

Buon inizio settimana ai nostri lettori!
Oggi vi presentiamo Francesca Colli, designer e realizzatrice di Bandoneon, la borsa prodotta esclusivamente a mano con i più disparati materiali di recupero tutti sfuggiti allo spreco e ad un triste destino in discarica: dai vecchi abiti dismessi alla tappezzeria di poltrone e divani, dalle tende di casa alle copertine che vengono date in dotazione sull'aereo.  


Per il nome del brand la creativa si è lasciata ispirare dallo strumento musicale con il mantice che si dilata e si comprime e che descrive perfettamente la funzionalità del prodotto Bandoneon, una borsa piccola e compatta da vuota, che si espande con un semplice gesto diventando una comoda e capiente compagna di viaggio; ha lunghi lacci per chi preferisce la tracolla, corti per indossarla a spalla o come zainetto. 

Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue opere?
Usando materiale di recupero, quindi un po' quello che capita, è proprio l' “irriproducibilità” a rendere unico il pezzo: il modello è uno solo ma non ce n'è uno uguale all'altro.


Se fossi un tessuto, una pietra o uno strumento da lavoro, cosa saresti?
Sarei una forbice o vorrei esserlo. La forbice mi rimanda a un processo di sintesi, qualcosa che si avvicina all'essenziale.

Cosa non deve mancare mai nel tuo laboratorio?
Il disordine, la musica e le sigarette.
Il disordine innanzitutto, lo spazio in ordine mi respinge, è come se tutto fosse inviolabile e finito.
L'ordine lo mette la mia testa, mentre gli occhi e le mani hanno bisogno di cercare e perdersi.
Sembra assurdo ma io sono comoda a essere scomoda.



La tua creazione preferita? Che storia racconta?
Io nelle borse non ho mai trovato niente: Minuti lunghissimi di panico alla ricerca delle chiavi in questi pozzi misteriosi senza fondo. Un giorno guardavo un video musicale di Astor Piazzolla che suonava il suo bandoneon e ho pensato “ Ecco.
È esattamente così che deve essere.”  
 
Cosa vuoi trasmettere attraverso le tue creazioni?
Non credo di voler trasmettere qualcosa in particolare.. forse un piccolo stupore, una specie di “mah!” con la testa inclinata!
Poi ovvio, dato che uso materiale di recupero c'è anche il discorso etico, in un certo senso, ma con ironia senza puntigliosità.
Il fatto che siano pezzi unici mi piace, perché implica una scelta personale (a ciascuno il suo), ed è sicuramente più rassicurante di qualcosa fatto in serie.
 




Non ho ancora un sito internet ma ci sto pensando. 
Non sono molto ferrata con la tecnologia sono abbastanza rudimentale direi.
Basti pensare che tutte le grafiche le faccio con paint!
Per ora ho una pagina facebook clicca qui che aggiorno con foto e date dei mercatini dove potete trovarmi.
Ricevo anche su appuntamento a casa, senza impegno, al massimo ci si beve un caffè.


Francesca Colli, classe 1983, nasce in provincia di Como, affermando col tempo la sua
connotazione eclettica, originale e profonda nei contenuti. Dopo alcuni anni di studi
universitari in storia dell'arte, vira la sua strada e decide di trasferirsi a Perugia, piccola città in salita, per frequentate il CUT , Centro Universitario Teatrale.
Come lei stessa afferma è proprio il teatro a stravolgere il suo modo di guardare la realtà: “il teatro è per me luogo privilegiato dell'incontro delle forze visibili e invisibili, del qui e ora e dell'immaginazione. Il teatro mi ha insegnato che tutto è possibile”.


"Tornata a vivere a Milano e faccio un po' di tutto, qualsiasi mestiere praticamente.
Decido che mi piace lavorare per conto mio e che la precarietà  in fondo può essere un buon modo per rimanere svegli e mettersi in discussione.
Cambio di nuovo città, cerco la campagna, prendo casa e la ristrutturo con 8 amici dai 6 ai 65 anni nell' Oltrepò pavese dove attualmente vivo e dove ho il mio laboratorio.
 

Francesca oggi si occupa delle cose più disparate, approfittando della fragilità del presente e delle incertezze del futuro per traghettare in uno stato di scomodità costante che la tiene sveglia, pronta a cambiare, a mettersi in discussione e a creare.
 

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