Cari lettori, oggi vi presentiamo una designer sarda, Susanna Pilia, cresciuta tra le sculture del padre, un artigiano in grado di lavorare
ogni tipo di materiale, dal legno, all'argilla al metallo.
E' stato molto bello intervistare Susanna e cogliere nelle sue parole un'estrema sensibilità per la semplicità e per la purezza delle cose.. questa volta abbiamo appositamente messo qualche frase in corsivo perché crediamo siano un'ottima descrizione dell'anima dell'artigianato.. e ci è piaciuta un sacco!
Al Liceo Artistico
della sua città, Iglesias, tra le altre cose, Susanna ha imparato le tecniche base della
modellazione dell'argilla.
Ha quindi proseguito gli studi al Politecnico di
Milano nel corso di Design dell'arredo dove ha imparato la cultura del
progetto; si è successivamente appassionata di storia del design e dopo la laurea ha vissuto
diverse esperienze come grafica e designer.
Peralia nasce dopo un periodo di crisi generale dove
la designer ha deciso di "fare della mia vita quello che volevo e non quello che si
aspettava la società. Sono contro la produzione di massa, contro l'alienazione
da lavoro, vorrei vivere al meglio la mia vita e quindi sono tornata alle
origini, ho ripreso la creta in mano e ho iniziato a progettare.
Così sono nati
i primi orecchini, gli Arenara, che in sardo significa melagrana e da lì poi è
sempre stato tutto molto naturale, senza un piano preciso, mi sono lasciata
guidare dal mio istinto.
Il logo è nato da una ricerca sulle grafiche del
tappeto sardo, che ho poi rielaborato al computer.
Oltre ai gioielli ho anche una linea per la casa che
sto per pubblicare, tazzine, porta candele, sotto pentola e lo studio di una
lampada.
Peralia è un bellissimo spazio
di progettazione di gioielli e oggetti per la casa.
...continuiamo con le parole della creativa "L’ispirazione che dà vita alle creazioni Peralia arriva dalla passione per la ceramica che mi è
stata tramandata in famiglia fin da piccola, così come dalla natura e dalle affascinanti
forme in cui si presenta, dalla cultura del tappeto e dei gioielli sardi.
Con questo progetto
vorrei far sposare il sapere locale, l’artigianato e la storia della Sardegna
con il mio percorso individuale di ricerca grafica e formale. Texture e forme contemporanee che danno vita ad oggetti per la casa come brocche, vassoi, bicchieri che posseggono in sé il valore dell’unicità".
Peralia è ricerca formale, grafica e materica, un luogo raccolto dove regna
l’equilibrio degli elementi, dove artigianato e cultura del progetto si
incontrano.
"Attraverso le mie creazioni desidero ricercare la bellezza, tutto quello che mi interessa fare con il
design è trasmette, diffondere, invadere il mondo di bellezza.
Sono nata e cresciuta in Sardegna e vivere a Milano
non è esattamente la stessa cosa, per cui ho bisogno di produrre cose belle
perchè credo che la bellezza nell'architettura, nel decoro urbano, nella moda,
nel linguaggio delle persone sia una cosa da preservare perchè sono convinta
che sia un valore aggiunto nella qualità della vita degli individui.
Il cliente tipico dei gioielli Peralia è una persona
raffinata, intelligente, sicura di sè.. riconosco subito le donne che
apprezzerebbero i miei gioielli.
Si intuisce dal modo di vestire, minimal,
moderno e anche dal carattere, forte e combattivo".
Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili
le tue opere?
La semplicità, il bianco, l'utilizzo dosato del colore
e le geometrie.
Cosa non deve mancare mai nel tuo laboratorio?
La carta vetrata! ..rifinisco sempre i miei prodotti
prima e dopo la cottura, curando i dettagli maniacalmente.
La tua creazione preferita? Che storia racconta?
Tutte le mie creazioni raccontano la Sardegna, ogni
oggetto che creo ha un nome legato al territorio dove sono cresciuta, dalle
piante tipiche ai minerali del Sulcis Iglesiente.
Grazie alla crisi, credi che la gente stia
riscoprendo l'unicità delle creazioni handmade e l'importanza del recupero dei
materiali?
Lo spero vivamente, ma ho paura che sia solo una
nicchia se si pensa alla tendenza mondiale delle produzioni di massa.
Di sicuro
con la crisi europea molte cose si sono messe in discussione ed è un bene: c'è
un valore nelle cose fatte a mano che non potremmo mai trovare nelle cose
progettate al computer e poi stampate da una macchina.
C'è la storia dell'artigiano, c'è la bellezza dell'imperfezione, c'è l'unicità di un prodotto che non sarà mai uguale neanche al suo stesso modello.
C'è la storia dell'artigiano, c'è la bellezza dell'imperfezione, c'è l'unicità di un prodotto che non sarà mai uguale neanche al suo stesso modello.
Io credo
che questo sia meraviglioso, vivere in una casa circondati da cose fatte a mano
fa sentire bene, fa sentire più umani.
Nessun commento:
Posta un commento