venerdì 3 ottobre 2014

Con Funny frog il nostro BLOG si rinnova!

Buon pomeriggio lettori!
Siamo felici di inaugurare con Maria una nuova tipologia di intervista, un po' più creativa e fresca ma ugualmente in grado di soddisfare tutte le curiosità e permettere ai nostri artigiani di presentarvi le loro creazioni!
Speriamo vi piaccia e..... aspettiamo i vostri commenti!

*-*

Ecco a voi l'intervista alla creativa del marchio Funny Frog, Maria Caggiano che da più di dieci anni esprime la sua creatività dedicandosi all'artigianato, sua grande ed immortale passione. 

Funny Frog è un marchio registrato ufficialmente dal 2010, ma le creazioni con tale logo sono state diffuse già da diversi anni prima. È stato semplice individuare un soggetto per la realizzazione di un’immagine identificativa delle mie creazioni in quanto volevo associare ad esso un animale per la capacità che questi hanno di adattarsi ad habitat differenti e per la mutevolezza insita in loro. 
Perché la rana? La rana è da sempre il mio animale di riferimento e il verde è un colore che ben si adatta al mio modo di vedere il mondo: distensivo, allegro, elegante a seconda delle sfumature che può assumere.

Chi sceglie i gioielli Funny Frog ha l’intenzione di indossare linee e stili, anche stravaganti, per affermare la propria individualità e personalizzare secondo il proprio il stile ogni tipo di outfit
Essere giovani o un po' meno giovani non è una discriminante, l’importante è credere fermamente che un accessorio possa fare la differenza. 


Innanzitutto Maria, cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue opere?

La prima risposta che, di getto, mi viene in mente è: i materiali. 
Ad ogni singolo dettaglio che rientra nel disegno della creazione è riservata una cura ed un’attenzione particolare. 
Lo studio delle materie prime mi consente di creare degli accostamenti inusuali tra pietre naturali ed elementi quali il legno, la pelle, la stoffa (seta, cotone, lana, camoscio,), l’acciaio, l’ottone e l’argento 925, con il quale la maggior parte dei pezzi viene rifinito. 
Un metodo di lavoro ricorrente è l’intreccio poiché, mediante questo sistema, si esaltano sia le singole qualità dei materiali, ma soprattutto prende vita in maniera preponderante il plusvalore che si genera dalla loro fusione.



Cosa non deve mancare mai nel tuo laboratorio?
A parte le pinze? Sicuramente il buon umore. 
Trascorrere ore in laboratorio significa amare ciò che si fa quindi, oltre agli strumenti e ai materiali, non deve mai venire meno la passione. 

La tua creazione preferita? Che storia racconta?
Non sono legata ad un singolo oggetto in particolare. Le mie creazioni preferite sono quelle in cui intravedo il mio futuro, quelle che mi fanno capire che sto percorrendo la strada giusta. Il lavoro non mi spaventa, anzi e, dunque, quando dedico tanto tempo alla realizzazione di un bracciale o di una collana o di un orecchino e poi constato il risultato finale la soddisfazione è massima. Mi piacciono le creazioni in cui è evidente il processo creativo che c’è alla base e soprattutto quando si percepisce che, anche dietro ad un lavoro semplice ma che ha comportato tanta fatica, si indossa l’unicità di un’idea. 

Il nome di un creativo con il quale vorresti collaborare?
Non c’è un artista in particolare ma mi piacerebbe collaborare nell’ambito dell’alta moda con i designer e impreziosire con le mie creazioni abiti e accessori. Come idea aziendale, invece, apprezzo molto lo stile imprenditoriale di Boccadamo che è partito da una piccola realtà per poi affermarsi nel settore.


Se fossi un tessuto, una pietra o uno strumento da lavoro, cosa saresti?
Posso scegliere di rispondere con un esempio per ogni categoria? Beh, lo strumento da lavoro che mi identifica maggiormente sono le pinze perché grazie a loro riesco a realizzare quasi tutto e a loro lego i ricordi dei miei inizi. 
In principio, infatti, le pinze sono state il mio “rifugio” e tutt’oggi ne ho sempre un paio in borsa per risolvere ogni evenienza. Con le pinze ho la sensazione di poter realizzare (quasi) ogni cosa.
Per quanto riguarda la pietra, invece, scelgo l’agata botswana perché, essendo un’agata, ha la classica colorazione concentrica ma le tonalità della botswana sono molto delicate e sposano diversi stili. In fondo, anche io ho molteplici sfaccettature che mi permettono di adattarmi nelle situazioni più disparate.
Il tessuto, invece, è la seta perché è sinonimo di eleganza senza eccessi, è la traduzione in forma di qualità eccelsa senza l’immodestia dell’esuberanza.

Hai un sito internet e/o utilizzi l'e-commerce? Presentacelo!
A partire dal mese di settembre, ho iniziato un vero e proprio restyling della comunicazione online e in autunno sarà disponibile un sito internet aggiornato con tutte le news sulle collezioni e gli eventi in vista delle festività natalizie. 
In questa fase di transizione si potrà continuare ad effettuare acquisti scrivendo alla mia mail funnyfrogsalerno@gmail.com e saranno potenziati anche i canali social network come Facebook, Google Plus e Twitter.


..ed infine una sfaccettatura che noi di The Tailor's Project desideriamo sottolineare:
Funny Frog sposa in pieno l’ideale di Coco Chanel: “per essere insostituibili bisogna essere unici” ma non trascura, altresì, la volontà di custodire i ricordi. 
Da questo assunto è nata l’esigenza di fornire come servizio quello delle riparazioni poiché si intende far rivivere nel presente gioielli a cui si è legati per un trasporto affettivo e che non meritano affatto di essere relegati in un vecchio cassetto. 
Forme nuove, funzioni d’uso diverse ben si adattano all’evoluzione della persona che cresce insieme a quel manufatto il quale rispecchierà sempre e pienamente una rinnovata individualità. 

2 commenti:

  1. Ciao Camilla,

    grazie per lo spazio che mi hai dedicato sul tuo blog. È stato divertente rispondere a questa intervista perché grazie ad essa ho avuto l'opportunità di esprimermi pienamente.

    Ti auguro il meglio per il tuo lavoro.
    A presto!

    Maria

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  2. Ciao Maria.. sei stata il precursore di questa nuova forma di intervista, siamo felici ti sia divertita e ci auguriamo possa risultare stimolante anche per i creativi che intervisteremo prossimamente! Un saluto, Silvia e Camilla

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