giovedì 8 gennaio 2015

Per chi non ha paura di osare: Poison Sisters



Buon pomeriggio e Buon inizio 2015 a tutti i nostri lettori!
Diamo il via alle danze - e che siano davvero speciali per noi tutti - presentandovi Silvia e Carolina, le menti del brand Poison Sisters!

Siamo un’antropologa con la passione per l’arte e il design e un’ottica che è anche educatrice cinofila. In comune abbiamo la cultura del tatuaggio e l’essere, in fondo, delle secchione che divorano libri e amano le mostre e i musei. 
Siamo arrivate qui perché dovevamo trovare uno sfogo per incanalare  la nostra fantasia straripante e i nostri diversi ma compatibili interessi.

Il progetto Poison Sisters è nato dall’insoddisfazione e dalla voglia di esprimerci, di dire la nostra. Ci siamo rese conto che compravamo orecchini, collane e anelli solo all’estero, in particolare a Parigi e a Londra perché in Italia non c’era nulla in grado di soddisfarci pienamente. Così ci siamo ispirate alla moda dei giovani di colore di Parigi, aggiungendo un tocco più british osservando le creazioni delle ragazze di Tatty Devine che sono le queen dell’acrilico.



Cosa desiderate trasmettere con le vostre creazioni?
L’idea che la vita è troppo breve per essere vissuta in modo noioso.
Bisogna credere in sé stessi, dare spazio alla propria fantasia e soprattutto non bisogna omologarsi e non bisogna avere paura di osare! 

Come immaginate il destinatario delle creazioni?
Quando creiamo abbiamo come immagine una personalità femminile (o maschile) forte, dotata di autostima ed autoironia..solare, colorata e che sappia distinguersi dalla massa per via di una certa ricercatezza estetica ed espressiva.


Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le creazioni Poison Sisters?
La scelta del materiale, l’acrilico ed i messaggi che ci piace inviareattraverso le nostre produzioni!





Se foste un tessuto, una pietra o uno strumento di lavoro, cosa sareste?
Acrilico ovviamente! 
Un materiale industriale, che rispecchia la vita moderna e dinamica nella città.

Cosa non deve mancare mai nel vostro laboratorio?
L’agenda! Siamo sommerse da agende in cui appuntiamo qualsiasi idea. 
Ok, il Mac e lo smartphone sono indispensabili ma le idee preferiamo trascriverle su carta… siamo delle nerd in fondo!

La vostra creazione preferita? Che storia racconta?
Risposta scontata: STICAZZI!


Amiamo Roma, è stata il nostro primo grande amore. E poi vabbè, c’è anche una buona dose di fede calcistica che ha contribuito a farci lanciare una linea di collane in romanaccio!

Il nome di un creativo con il quale vorreste collaborare?
Vorremmo collaborare con chiunque abbia dell’entusiasmo e della creatività.
Dal negoziante sotto casa all’artista hip-hop, reggae o qualsiasi altro genere, oppure un tatuatore o un brand di abbigliamento. 
Siamo pronte a tutto!



"Grazie" alla crisi, ritenete che la gente stia riscoprendo l’unicità delle creazioni handmade?
Pensiamo che la crisi abbia portato a fare meno acquisti ma più oculati.  
Quindi è importante, nel campo dell’handmade, distinguersi e cercare di proporre un prodotto eccellente, che colpisca a prima vista. Il problema è ovviamente il prezzo. 
La crisi ha anche portato a preferire le grandi catene per acquistare bigiotteria, poiché i prezzi sono davvero bassi. Ecco perché è importante far capire al cliente che tipo di elaborazione e lavorazione c’è dietro ad ogni creazione handmade. Il cliente deve poter essere soddisfatto di acquistare e indossare un oggetto ricercato e unico nel suo genere.

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