Buon pomeriggio e Buon inizio 2015 a tutti i nostri lettori!
Diamo il
via alle danze - e che siano davvero speciali per noi tutti -
presentandovi Silvia e Carolina, le menti del brand Poison Sisters!
Siamo un’antropologa con la passione
per l’arte e il design e un’ottica che è anche educatrice cinofila. In comune
abbiamo la cultura del tatuaggio e l’essere, in fondo, delle secchione che
divorano libri e amano le mostre e i musei.
Siamo arrivate qui perché dovevamo
trovare uno sfogo per incanalare la
nostra fantasia straripante e i nostri diversi ma compatibili interessi.
Il progetto Poison Sisters è nato
dall’insoddisfazione e dalla voglia di esprimerci, di dire la nostra. Ci siamo
rese conto che compravamo orecchini, collane e anelli solo all’estero, in
particolare a Parigi e a Londra perché in Italia non c’era nulla in grado di
soddisfarci pienamente. Così ci siamo ispirate alla moda dei giovani di colore
di Parigi, aggiungendo un tocco più british osservando le creazioni delle
ragazze di Tatty Devine che sono le queen dell’acrilico.
Cosa desiderate trasmettere con le vostre
creazioni?
L’idea che la vita è troppo breve per
essere vissuta in modo noioso.
Bisogna credere in sé stessi, dare spazio alla
propria fantasia e soprattutto non bisogna omologarsi e non bisogna avere paura di osare!
Come immaginate il destinatario delle creazioni?
Quando creiamo abbiamo come immagine
una personalità femminile (o maschile) forte, dotata di autostima ed autoironia..solare, colorata e che sappia distinguersi dalla massa per via di una certa
ricercatezza estetica ed espressiva.
Cosa contraddistingue rendendo uniche
e riconoscibili le creazioni Poison Sisters?
La scelta del materiale, l’acrilico ed i messaggi che ci piace inviareattraverso le nostre produzioni!
Se foste un tessuto, una pietra o uno
strumento di lavoro, cosa sareste?
Acrilico ovviamente!
Un materiale
industriale, che rispecchia la vita moderna e dinamica nella città.
Cosa non deve mancare mai nel vostro
laboratorio?
L’agenda! Siamo sommerse da agende in cui appuntiamo qualsiasi idea.
Ok, il Mac
e lo smartphone sono indispensabili ma le idee preferiamo trascriverle su
carta… siamo delle nerd in fondo!
La vostra creazione preferita? Che storia
racconta?
Risposta scontata: STICAZZI!
Amiamo
Roma, è stata il nostro primo grande amore. E poi vabbè, c’è anche una buona
dose di fede calcistica che ha contribuito a farci lanciare una linea di
collane in romanaccio!
Il nome di un creativo con il quale
vorreste collaborare?
Vorremmo collaborare con chiunque
abbia dell’entusiasmo e della creatività.
Dal negoziante sotto casa all’artista hip-hop, reggae o qualsiasi altro genere, oppure un tatuatore o un brand di abbigliamento.
Dal negoziante sotto casa all’artista hip-hop, reggae o qualsiasi altro genere, oppure un tatuatore o un brand di abbigliamento.
Siamo pronte a tutto!
"Grazie" alla crisi, ritenete che la gente stia riscoprendo l’unicità delle creazioni handmade?
Pensiamo che la crisi abbia portato a
fare meno acquisti ma più oculati.
Quindi è importante, nel campo dell’handmade,
distinguersi e cercare di proporre un prodotto eccellente, che colpisca a prima
vista. Il problema è ovviamente il prezzo.
La crisi ha anche portato a
preferire le grandi catene per acquistare bigiotteria, poiché i prezzi sono
davvero bassi. Ecco perché è importante far capire al cliente che tipo di
elaborazione e lavorazione c’è dietro ad ogni creazione handmade. Il cliente
deve poter essere soddisfatto di acquistare e indossare un oggetto ricercato e
unico nel suo genere.
Nessun commento:
Posta un commento