giovedì 13 febbraio 2014

Il futuro è il mio presente: Fat in Mòdna

Cari lettori, è il momento di presentarvi le creazioni di Fanny e del suo brand che già dal nome ci sa incuriosire: Fat in Mòdna, che in dialetto modenese significa "fatto a Modena", rivedendo in maniera rustica e scherzosa il brand Made in Italy

Il marchio è stato ideato dalla creativa e dal marito, "il mio critico più cattivo che mi ha regalato l'ispirazione... perchè se proprio devo dire tutta la verità, in realtà sono una modenese d'adozione essendo nata a Reggio Emilia!".

Attraverso le sue creazione Fanny desidera trasmettere ciò che lei stessa percepisce come "il nostro prossimo futuro" ovvero l'arte del riciclo e del riuso.
Dopo il diploma la creativa ha fatto esperienza all'interno di un'azienda di façon che produceva abbigliamento e dopo piccole incursioni nel settore manifatturiero ha ripreso gli studi partendo nuovamente dal gradino più basso ed accettando l'apprendistato in azienda del settore moda/abbigliamento di alta gamma.

Il progetto Fat in Mòdna è nato quando Fanny si è resa conto di possedere in casa decine di sacchi di zucchero da industria chimica ed attraverso la manipolazione di questa carta ha capito di poterla trasformare cucendola alla stoffa e dandole un assetto completamente nuovo.


Le creazioni Fat in Mòdna si rivolgono a tutte le persone che vogliono ritrovare la particolarità negli oggetti e nelle forme, a coloro che ricercano l'unicità..

...come spesso scrive o dice la creativa ai suoi clienti che chiedono la riproduzione di un pezzo già esistente: "non riesco a riprodurre lo stesso oggetto perché non ne sono capace, ogni prodotto che creo è sempre unico e singolare!".

Quali sono i tuoi prossimi progetti? La sabbia mi affascina moltissimo e ho già provato la sua incursione su qualche oggetto.
Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue creazioni? A volte le frasi, a volte le immagini.. ma principalmente l'unicità dell'oggetto creato appositamente per la persona che lo riceve!


Pensi che, grazie alla crisi, il pubblico stia riscoprendo l'unicità delle creazioni handmade e l'importanza del recupero dei materiali? 
A volte si, lo penso, ma credo che le persone non siano sufficientemente indottrinate e non sappiano davvero riconoscere, né tanto meno abbiano tempo di chiedere, informarsi e soffermarsi a scoprire la vera natura artigianale dell'oggetto che hanno di fronte.

La crisi colpisce molto questo settore creativo ed innovativo? certamente molti artigiani si stanno spostando verso altri paesi come Svizzera o si danno in pasto alle grandi distribuzioni cinesi per rivendere le loro creazioni.. ma questo ai miei occhi non è creare. E' solo "mercanteggiare".
Come vedi il futuro di questo settore? Vengo spesso definita "la futurista" poiché non riesco a vivere il presente.. quindi il futuro è il mio presente ed oggi vedo artigiani alla riscossa in gradi di produrre capi su misura oggi richiesti direttamente dai negozi e domani confezionati e pronti per essere spediti al cliente.


Nessun commento:

Posta un commento