martedì 11 febbraio 2014

Trasmettere senso di libertà e nel contempo amore per le proprie radici: Michela Bruni EcoDesign


Buon martedì cari lettori!
Oggi lasciamo a Michela lo spazio per presentarsi e per parlare del suo marchio Michela Bruni Ecodegign!

 Sphere nero
 
Sono Michela Bruni e questo è anche il brand del mio studio che si occupa di progetti di design con un occhio sempre più attento all'ecodesign. Realizzo accessori moda e complementi d'arredo con materiale scartato dalle grandi industrie tessili.
Tessuto,alluminio, ferro e legno, vengono strappati e cuciti fino ad ottenere nuova forma e nuova vita. Da qui nascono vasi, cuscini, lampadari, specchi, collane, bracciali, borse e cover per l'Ipad.

L'ultima collezione dello studio si chiama HANDMADE WITH LOVE ed è caratterizzata da creazioni realizzate interamente a mano utilizzando materiale di riciclo e  tecniche tradizionali del lavoro a maglia o all'uncinetto. 
Ogni accessorio è un pezzo unico.

 LoveBag bianca

Qual'è stato il tuo percorso?
Non c'è stato un momento preciso in cui ho iniziato a disegnare o a sperimentare.
Ho due genitori creativi che hanno sempre sostenuto la mia predisposizione naturale alla creatività. Ho potuto seguire corsi di disegno e pittura fin da piccola e, più avanti, studi artistici alla Scuola D'arte e all'Accademia di Belle Arti di Firenze.  Negli anni della mia formazione ho sempre sperimentato moltissimo su materiali e tecniche di ogni genere e una volta terminati gli studi ho fatto molta gavetta in cantieri, laboratori di restauro, negli allestimenti fieristici e nella progettazione vetrinistica.


Come nascono i tuoi progetti?
La ricerca è la parte che più mi entusiasma. Mi piace stare in mezzo a rotoli di tessuti, campionature di materiali, corde e filati. Mi entusiasma il tempo della concentrazione e del silenzio, è una sorta di meditazione interiore in cui le idee si sovrappongono, si mescolano, si intersecano e si  colorano trovando soluzioni, combinazioni e abbinamenti a prima vista irrealizzabili che poi, in qualche modo si ammorbidiscono e tutto trova un equilibrio attraverso una forma concreta, possibile.
Questo è il mio lavoro, questa è la mia forma di espressione.


A chi si rivolge il brand Michela Bruni EcoDesign?
La donna è per natura camaleontica ed è proprio questo aspetto che  mi ispira di più: il movimento, la ricerca, il cambiamento; mi rivolgo ad una una donna che va oltre le apparenze, che coglie il concreto; una donna creativa con grande spirito di libertà; solida ma con animo leggero; una donna che scopre, viaggia, conosce, impara, sbaglia e si rialza. Una donna che indossa con disinvoltura anche le cose più complesse.

Collana grigio
 
Cosa vuoi trasmettere con le tue creazioni?
Amo il contatto con la natura, ho bisogno di stare in silenzio in mezzo agli alberi del bosco, mi piace sentire i rumori del bosco, il fruscio e la freschezza della primavera e il senso di protezione dell'inverno. Amo molto il senso di libertà che mi trasmette questo luogo e allo stesso tempo sono affascinata dall'idea delle profonde radici che lo tengono a terra. Questo vorrei che arrivasse a chi acquista una mia creazione: un po' di  libertà e un po' di radici.

Come vedi il mondo della moda in futuro?
La moda, come anche l'interior design è in continua evoluzione e sempre lo sarà. Il movimento, a volte frenetico, è il motore di questi due settori e sono interessanti ed entusiasmanti anche per questo. Ma se devo pensare ad un futuro, lo vorrei più trasparente, più onesto, più pulito e più green. Un mondo in cui le persone possono esprimere liberamente il proprio talento. Mi piace pensare ad un futuro colorato in cui i giovani abbiano la possibilità di veder riconosciuto il proprio talento e possano creare, produrre, trovare sostegno reale e strumenti concreti per poter realizzare un progetto d'impresa.
 
Qual'è il tuo sogno nel cassetto?
Questo è il mio sogno. Lo sto vivendo. Posso solo augurarmi di poter continuare a fare il lavoro che amo, che è parte di me, che è la forma di espressione del mio sentire. Amo quello che faccio e amo il posto in cui lo faccio. Vivo in un paese del Trentino, certamente fuori dal mondo per tanti motivi ma a me piace stare qui; con internet, la macchina e l'aereo posso essere velocemente in qualsiasi posto del mondo, ma vivere qui mi da la possibilità di stare a contatto con la natura che è per me la fonte maggiore di nutrimento e ispirazione. Mi piace molto utilizzare le risorse che trovo attorno a me: ho una collaboratrice bravissima che si chiama Carlotta e che quando si libera dagli studi mi da una mano in studio; la bellissima modella delle foto si chiama Evelin e si è prestata gentilmente a posare per gli scatti che vedete e che abbiamo realizzato in un palazzo del centro storico; poi c'é Lucia che si occupa della selezione del materiale e Ilaria Ilaria Zomer, una giovane creativa che si sta occupando del restyling del mio logo.
Grazie a tutte queste persone!!!

Collana 3 punte grigio

Come vedi il tuo lavoro rispetto alla crisi economica?
Da molto tempo ormai viviamo questa crisi economica e non credo che ci sarà un ritorno al tenore di vita che avevamo qualche anno fa. Credo invece che le cose siano cambiate  e che ognuno di noi debba trovare un modo diverso di produrre, dalle grandi industrie ai piccoli artigiani. Abbiamo sfruttato e maltrattato  le risorse di questa terra per troppo tempo e in qualche modo dobbiamo fare un passo indietro e iniziare a costruire in maniera sana, sostenibile, consapevole, nel rispetto di ciò che abbiamo trovato.
Grazie agli strumenti che abbiamo a disposizione possiamo essere aggiornati su ogni cosa ed è proprio questo che, a mio parere, deve essere utilizzato per migliorare o reinventare il proprio modo di lavorare: recupero, km zero, riciclo, green, sostenibilità, ambiente, sono parole che sempre più faranno parte della nostra vita.

Credi che la gente, grazie alla crisi stia riscoprendo l'unicità delle creazioni handmade e l'importanza del recupero dei materiali?
Si, credo proprio che il grande interesse di questi anni nei confronti dell'handmade e del pezzo unico sia proprio dovuto a questa precisa condizione economica. Le nostre nonne hanno sempre cucito e rammendato ciò che si era rovinato; hanno sempre lavorato a maglia e a uncinetto, era un modo anche per stare insieme oltre che una necessità. Adesso, anche per necessità, lo riscopriamo e partecipiamo ai corsi di maglia, agli incontri per imparare un nuovo punto all'uncinetto, ai mercatini del fatto a mano, alle fiere per imparare a recuperare ciò che abbiamo sempre buttato, agli eventi dei concept store dove  si possono condividere esperienze e passioni. E così impariamo di nuovo il valore della condivisione e il piacere di stare insieme anche solo per imparare a lavorare a maglia.

 Michela Bruni

  

Hai un sito internet e utilizzi l'e-commerce?
Ho un sito internet: www.michelabruni.it in cui si possono vedere alcune mie creazioni. Utilizzo molto i social per informare a quali eventi parteciperò e per pubblicare le foto delle nuove creazioni: Facebook, Istagram,e da poco Pinterest. 
Per la vendita on-line sto valutando alcune proposte in corso; nel frattempo le persone possono ordinare inviando una mail all'indirizzo info@michelabruni.it o acquistare nei negozi che vendono i miei accessori.


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