lunedì 7 ottobre 2013

AAA collaboratori cercasi! Cartalana e l'ecosostenibilità

Iniziamo questa settimana piovosa con un po' di brio e belle novità: cari lettori ecco a voi Cartalana! Carta come riciclo e lana come fuso a mano, uno strumento utilizzato sin dalla preistoria per trasformare la lana e altre fibre in filato. 

Dalla combinazione di questi due elementi di origine antichissima nasce la lana di carta utilizzata per dar vita a gioielli unici, ecologici e dal design moderno.

Il filo viene realizzato con giornali quotidiani, volantini pubblicitari, posta in cassetta e qualsiasi altro tipo di carta a bassa grammatura e scarsa porosità. 

I gioielli sono interamente fatti a mano all’interno di un laboratorio artigianale senza l’ausilio di imprese esterne né di macchinari.
 
Cartalana sostituisce alla preziosità dei metalli nobili e delle gemme il valore etico delle creazioni e la novità nello stile suggerendo nuovi percorsi per salvaguardare l’ambiente e dare nuovo valore alla tradizione artigiana. 

Il progetto Cartalana nasce nell’ottobre 2012 nei pressi dei colli bolognesi. 




Cartalana guarda al gioiello in modo nuovo proponendo un concetto di preziosità non più legato al materiale, in questo caso povero come la carta, ma al valore etico dei progetti realizzati.  

Cartalana produce gioielli riciclando creativamente diversi tipi di carta e cartoncino. 
Il prodotto finito non ha alcun impatto sull’ambiente poiché realizzato interamente a mano e rifinito con materiali non inquinanti a base d’acqua. 
Alcune creazioni sono arricchite con perline o pietre semipreziose come swarovski, onice, quarzo e agata; con fili di varie leghe metalliche come ottone, rame e argento. 
Oltre alla filatura della carta vengono utilizzate altre tecniche come la doratura a mano e l’origami. 

Si tratta naturalmente di un prodotto made in Italy realizzato e prodotto in Italia.


 


"Da sempre amo pasticciare con la carta incuriosita da un materiale tanto duttile e ricco di segreti da scoprire. Le mie creazioni sono il naturale proseguimento dei miei giochi di bambina ma raccontano anche una storia di rinascita personale grazie all’esercizio del pensiero creativo. 
Anch'io, infatti, ho dovuto 'riciclare me stessa': ho un passato da ufficio stampa e organizzatrice di eventi culturali, poi l’arrivo della crisi, il conseguente ‘coma professionale’ fino al nuovo risveglio col ritrovato magico mondo della mia infanzia. 

Cartalana è energia vitale incanalata nella materia attraverso la fantasia, è esplorazione, divertimento. E' amore e rispetto e per la natura. Progetto, realizzo e condivido le mie creazioni col popolo del web grazie ad un Iphone, una pagina Facebook e una vetrina su Blomming. Il mio più grande collaboratore è il mio compagno di vita Antonio D'Agostino, fotografo e biker. 

Grazie al suo sostegno Cartalana ha preso vita e continua a evolvere”



 Quali sono i tuoi progetti più prossimi?
Sto lavorando a una linea di pochette, ovviamente fatte di carta riciclata (link) e avrei in cantiere la linea “cartalana object”, dedicata a elementi di design. Mi piacerebbe “cartalanizzare” vecchi oggetti o crearne ex-novo, sempre partendo dal riciclo. Quest’ultimo progetto è ancora in fase di definizione. Vedremo. 
Mi piacerebbe stringere nuove collaborazioni per renderlo operativo. Anzi approfitto dell’occasione per lanciare un appello: chi volesse, può. Fatevi avanti se vi stuzzica l’idea, se Cartalana vi è simpatica insomma. 
Infine, sto facendo i miei primi esperimenti con del materiale organico, nella fattispecie della fibra di fico d’india recuperata casualmente in campagna mentre aiutavo il mio ragazzo a fare delle riprese per un video che stava realizzando

Qual'è il tuo sogno nel cassetto?
Continuare a fare questo lavoro, perché lo amo. 
Crescere ancora, perché ho moltissimo da imparare su tutti i fronti. 
Stabilire nuove connessioni, perché in compagnia ci si annoia meno e la creatività riesce meglio. Ma non faccio programmi definitivi, continuerò a inseguire il flow del momento, fino ad ora ha portato bene. La contemporaneità e la sua continua mutevolezza mi hanno insegnato anche questo.


Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue creazioni?
In quel che faccio metto tutta me stessa e posso solo augurarmi sia questo a rendere “uniche” e “riconoscibili” le mie creazioni. Ovvio che il tratto più innegabilmente distintivo dei gioielli è la ‘lana di carta riciclata’ che utilizzo per dar loro vita.



La crisi colpisce profondamente anche questo settore creativo ed innovativo?
Non credo, sono fiduciosa. Però la crisi c’è, si sente, è un fatto innegabile. E ciò significa meno denaro nelle tasche di tutti. Se poi sommiamo all’attuale stato delle cose la falsa convinzione che il “fatto a mano” o “il riciclato” costano poco allora mi preferisco riservarmi il beneficio del dubbio. Ma noto che molti stanno riaquistando  consapevolezza rispetto al grande lavoro che c’è dietro ad un prodotto artigianale, di qualsiasi materiale o fattura esso sia. Del resto si tratta della nostra tradizione, della nostra storia. E non è un caso se una parte dell'Italia, probabilmente la sensibile e lungimirante, stia rispondendo alla crisi a suon di mani e creatività.




La maggiore innovazione del prodotto sta nell’utilizzo di materiali poveri per la sua realizzazione. 

Prima di divenire un materiale di produzione massifica la carta era utilizzata per gli scopi più nobili: dagli abiti dei monaci shintoisti ai preziosi volumi a stampa del cinquecento alle sculture e bassorilievi di grandi botteghe di artisti come quella del Bernini, alle sculture votive e reliquiari del settecento e ottocento.

Con il consumismo esasperato il materiale cartaceo ha subito una sostanziale svalutazione poiché dalla fabbrica di produzione finisce nella spazzatura dopo un brevissimo ciclo di vita. Ispirandosi all’arte povera e alla pop art nasce la “Recycle art” ovvero l’arte di dare importanza a materiali destinati a finire nei cestini della spazzatura. 
In questo tipo di arte coesiste una pluralità di valori etici, estetici e di linguaggio. 
Tale “promiscuità” diventa simbolo d’innovazione.



Come vedi il mondo della moda in futuro?
Secondo il mio punto di osservazione credo che il presente sia già il futuro della moda, una moda sempre più ‘etica’ e orientata a promuovere un'economia sostenibile. 
Basti pensare al grande consenso di pubblico, stampa ed espositori che sta raccogliendo il So Critical So Fashion, unico evento italiano dedicato alla cosiddetta moda critica. Vedi anche grandi marchi come i Zara, H&M, o il gruppo Coin-Oviesse: si lanciano in campagne di sensibilizzazione contro gli "sprechi" facendo raccolta di vestiti usati in cambio di bonus da spendere all’interno dei propri punti vendita, iniziative che - a mio avviso - lasciano il tempo che trovano (soprattutto se consideriamo le recenti scoperte fatte da Greenpeace sull'esistenza di "sostanze chimiche pericolose" in alcuni capi di Zara e H&M, per non parlare della troppa “flessibilità” nelle condizioni di lavoro). 
Questi grandi marchi, in concreto, non contribuiscono alla salvaguardia dell'ambiente, ne fanno piuttosto una mera questione di marketing. 
La realtà "vera", positiva e propositiva credo sia, invece, quella emergente e sempre più dilagante dell'handmade e del nuovo artigianato artistico (che investe soprattutto il mondo della moda), dove tradizione e innovazione si incontrano per il bene del Pianeta. 
E’ un mondo fatto di gente comune, genuina; gente che non solo vuol "fare" ma vuol "fare bene". Desiderosa di condividere la passione per il lavoro e l'amore per le proprie creazioni col popolo del web e della "strada". Questo accorcia le distanze gettando le fondamenta di una nuova economia. Chi decide di acquistare un prodotto fatto-a-mano, infatti, non si limita a spendere il proprio denaro ma stabilisce con l'artigiano una connessione più profonda poiché tra loro pre-esiste la condivisione di valori comuni e, capita a volte, che nascano scambi di interesse che oltrepassano il gelido "do ut des" voluto classico rapporto produttore-consumatore.
 


I gioielli Cartalana sono rivolti una clientela femminile e sensibile ai temi dell’eco-sostenibilità. Ogni donna, infatti, può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente indossando un accessorio a impatto zero senza rinunciare a quel pizzico di vanità che la contraddistingue. 
I potenziali acquirenti, tuttavia, sono di ambo i sessi pertanto il target di riferimento è composta sia da chi decide di acquistare per sé i monili ma anche da una clientela maschile che decide di fare un regalo originale ed unico. 

Cartalana ha una vetrina online all’interno del portale e-commerce Blomming dove è possibile acquistare in modo veloce, semplice e sicuro 
(lhttp://www.blomming.com/mm/cartalana/items).

 

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