martedì 9 luglio 2013

Zigzagare tra le passioni: Bangotingo

Buon mercoledì cari lettori!

Oggi raggiungiamo i vostri pc e i vostri smartphone con il post dedicato a Bangotingo,
un vocabolo nepalese che significa zigzagare, "ho amato questa parola dal primo ascolto, durante un viaggio sul fiume sun koshi, in nepal appunto... il suo suono pieno e il suo significato, che rispecchia la mia voglia di approcciare varie tecniche, sono il perfetto titolo a questa sorta di slalom creativo, che spesso mi riporta ai vecchi amori, quale la carta, dopo aver esplorato nuovi materiali".

Com'è iniziato il percorso di Bangotingo?
mi occupo di grafica editoriale da vent'anni circa, ma l'amore per il contatto con la carta è ancestrale, spesso amo ricordare che "in principio fu il cartoncino semi rigido che nonna scartava dalla confezione dei collant, poi un fugace flirt con la carta del salumiere, che si innamorò a breve della grande distribuzione, lasciandomi per sempre quel ricordo giallastro e poroso...". ritagliare, arrotolare, piegare o intrecciare carta è ormai una sorta di disturbo ossessivo-compulsivo. collage, origami, quilling sono stati grandi compagni dagli anni della scuola ad oggi. 
Collezionare carta, di qualsiasi natura, dalle riviste riciclate alla carta fatta a mano, è diventata una passione che mal si sposa con gli spazi vitali della nostra casa.


Raccontaci qualcosa di più di te e delle tue clienti..
Da molti anni produco oggetti di carta e non ho mai portato gioielli, eppure una ricerca sui paper designer, qualche tempo fa, mi ha fatto conoscere artiste del calibro di yoko izawa e ana hagopian o l'italiana francesca vitali di frucci design, e boom! colpo di fulmine! mi è venuta voglia di sperimentare questo campo, e nel mio piccolo, anzi piccolissimo, ho cominciato a costruire gioielli di carta. 
Non ho in mente nessun tipo di donna o stile di vita a cui proporre questo tipo di gioielli, e nel tempo ho capito che ogni pezzo ha il suo estimatore. 
Quando vedo qualcosa che mi piace, sono solo spinta dalla voglia di sperimentare una determinata tecnica, provare a riprodurre un determinato modello e a ripensarlo, o giocare con sensazioni tattili e accostamenti di colore.




Progetti per il futuro?
Nell'imminente futuro c'è il progetto di imparare a cucire meglio e di dare vita ad una collezione di gioielli misto carta e stoffa. Ciò che faccio è possibile vederlo sul mio sito http://www.bangotingo.it (che a breve aggiornerò anche per i dispositivi mobile o tablet), ma per chi ha voglia di seguirmi più nel dettaglio, suggerisco di visitare la pagina "contatti" del sito e aderire alla richiesta di invio aggiornamenti, così da poter ricevere di tanto in tanto, informazioni sui "nuovi nati" o sui festival a cui parteciperò.... perché devo confessarvi che quando ho un po' di tempo, tra il sedermi a lavorare con la carta o il sedermi al computer per aggiornare il sito, vince quasi sempre (vista la natura dell'intervista dovrei dire la prima ipotesi, ma viva la sincerità!) una corsa intorno al tavolo dietro a mio figlio piccola peste rossa originaria del "paese dei mostri selvaggi" (albo illustrato da maurice sendak che consiglio a tutti).

.....in ultimo, una riflessione sulla tua domanda sulla crisi attuale: credo che il tempo libero, il tempo per se e per le proprie passioni, sia la cosa più preziosa a cui aspirare o da preservare nelle nostre vite. Sono convinta che l'unico regalo che ci sta facendo questa crisi, che si sta protraendo così a lungo, sia proprio questo: rallentare i ritmi, per chi ha la fortuna di aver mantenuto il lavoro, o la possibilità di reinventarsi, per chi lo ha perso, magari trasformando un hobby o una passione in un mestiere.
Io rientro nel primo caso, ma partecipando a diversi festival dell'handmade, dopo avere constatato con drammatica sistematicità quante donne siano state tagliate fuori dal mondo del lavoro, ho gioito nel ritrovarle sedute dietro alle loro creazioni, sorridenti, consapevoli che il segreto probabilmente sta tutto nel ridimensionare i propri bisogni (soprattutto quelli indotti dai sistemi di vita consumistici) e nel provare ad andare avanti con passione e tra le proprie passioni.



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