Buon pomeriggio cari lettori!
Oggi vi presentiamo Anna e la sua passione per la porcellana fredda (o pasta di mais), un
materiale con delle caratteristiche ben precise: è a base di amido di mais e
colla vinilica, non teme l'umidità, non teme il calore ed è durevole.
Dal punto
di vista manuale, la pasta di mais permette di eseguire delle
lavorazioni di estrema precisione e dal risultato impeccabile, in quanto è
possibile ricavare delle sfoglie sottilissime e liscissime; aspetto rilevante
se si vogliono realizzare fiori, petali o in genere qualsiasi oggetto che al
tatto sia perfettamente liscio.
L'effetto finale ricorda molto quello della
porcellana.
Le Posatine
bomboniere/segnaposto: cucchiaio e forchetta nelle vesti di due simpaticissimi
sposi, ormai divenute il segno distintivo di ArteInPasta!
Cake topper
“ArteInPasta” nasce
dal desiderio di condividere, con altri creativi e con appassionati
dell'artigianato, l'entusiasmo per questo speciale fenomeno creativo. L'idea che il proprio
pensiero possa prendere vita grazie alla capacità delle mani di plasmare una
semplice materia base, come la pasta di mais, mi affascina e stupisce ogni
volta in modo nuovo. Questo è il senso di “ArteInPasta”: un connubio
inscindibile tra forma (arte) e materia (pasta di mais).
Cosa contraddistingue rendendo uniche e
riconoscibili le tue opere?
Ognuna delle mie
creazioni è in sé originale, in quanto nasce nel momento in cui metto la matita
su un foglio da disegno bianco e lascio guidare la mia mano dalla fantasia.
Prima della modellazione, dunque, c'è un bozzetto firmato che invio ai
committenti proprio per attestarne l'esclusività. Le mie creazioni sono uniche
perché sono il frutto della mia personale ispirazione. Anche la scelta di non
usare stampi di alcun tipo, aumenta l'effetto “unicità”, in quanto anche alle
prese con produzioni quantitativamente importanti come le bomboniere, ciascun
pezzo sarà simile, ma mai uguale all'altro. Chi guarda le mie opere non ne
troverà mai di simili o uguali altrove e ne riconoscerà il valore.
Inoltre,
commissionare un'opera vuol dire affidare all'artista la propria vita, sperando
che egli ne sappia fare tesoro. È questo quello che accade tra me ed i miei
clienti e che rende uniche e riconoscibili le mie opere. Al termine del lavoro,
essi sono sempre stupiti di come io sia stata in grado di cogliere delle
sfumature di senso che appartengono al loro intimo e che rendono la creazione
sempre al di sopra delle loro aspettative.
Questo è un grande dono ed una
grande soddisfazione.
Se fossi un tessuto, una pietra o uno
strumento da lavoro, cosa saresti?
Credo che il
pennello sia lo strumento che mi rappresenti al meglio. Quando lavoro la pasta
di mais, ottenendo anche dei buoni risultati, mi sembra sempre che manchi
qualcosa, che si tratti di un lavoro freddo. Mentre, quando inizio ad usare i
colori, a dipingere i volti, a sfumare i colori base, le creazioni prendono
vita ed è come se mi parlassero. È una magia! Per cui, credo che i pennelli mi
aiutino a trasmettere le emozioni che vorrei imprimere nelle mie opere.
Cosa non deve mancare mai nel tuo
laboratorio?
È difficile
scegliere tra le mille cose presenti in un laboratorio creativo, ciò che è
indispensabile. Ne farò un breve elenco: musica di sottofondo, pasta di mais,
colla vinilica, stecchini di tutte le misure, attrezzi per la modellazione,
pennelli e colori, una grande dose di pazienza e buon umore.
La tua creazione preferita? Che storia
racconta?
Le mie creazioni
preferite sono tre. Alla prima, sono legata in modo speciale perché rappresenta
la mia prima commissione. La richiesta era quella di un piatto ornamentale
stile ceramica classica, che avrebbe dovuto accompagnare una linea di prodotti
erboristici al papavero. Ed ecco il risultato: papaveri tridimensionali sui
bordi e bidimensionali nella pittura centrale.
Le altre due
creazioni, invece, sono state realizzate per la stessa famiglia e precisamente
per una mamma ed un papà speciali, entrambi maestri di scuola elementare. Sono
state tra le creazioni più complesse che abbia realizzato, sia per dimensioni
che per numero di elementi. Devo dire che al termine di entrambe le lavorazioni
ho pianto, perché io stessa non credevo ai miei occhi: non riuscivo a capire
come le mie mani avessero potuto realizzare esattamente ciò che avevo in mente.
Che soddisfazione! C'è qualcosa di divino nella creazione artistica e
l'emozione ne è la prova.
Ecco come contattare la nostra creativa:
Se siete curiosi e
volete saperne di più sul mondo di pasta di mais inviate una mail
all'indirizzo: info.arteinpasta@gmail.com
..visitate il blog: http://arteinpastadimais.blogspot.it
..date una sbirciatina al suo canale youtube: https://www.youtube.com/channel/UCYIkzRePcZElfCfpMs2rBCw
Grazie per la visibilità ed andate avanti con il vostro bellissimo progetto!!!
RispondiEliminaGood bloog post
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