Oggi vogliamo condividere con voi la storia di Silvia e Francesco, creativi di L'atlante dei Bottoni!
L'atlante
dei Bottoni bijoux è un marchio ed è anche il nome del piccolo laboratorio in
cui i due artisti creano bijoux e accessori realizzati artigianalmente attraverso l'utilizzo
di materiali di seconda mano, per lo più bottoni, di cui siamo in costante
ricerca nei mercatini delle pulci, nelle bancarelle in giro per il mondo ma
anche recuperati da abiti in disuso delle nostre rispettive famiglie.
Noi
siamo Silvia e Francesco, siamo entrambi sardi e stiamo insieme da 6 anni. Per
questioni di studio e lavoro abbiamo vissuto a distanza per diverso tempo,ma
ora che entrambi siamo disoccupati abbiamo deciso di convivere e mettere
insieme le nostre capacità tecniche ma soprattutto creative sperando che possa
essere un mattoncino per la costruzione di un possibile futuro da artigiani.
Spilla realizzata
con bottoni di seconda mano
Cosa
contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le vostre creazioni?
Non
crediamo di essere le prime persone che tentano di creare dei bijoux dai bottoni, ma
i nostri lavori si distinguono per la ricerca accurata dei singoli pezzi che spesso
sono antichi, così come per l'impegno maniacale e la fantasia nella realizzazione
dei gioielli.
Com'é
iniziato il progetto?
Probabilmente
è iniziato il giorno in cui per caso ho rotto la parte superiore di un anello
che avevo da tanti anni e in men che non si dica mi son ritrovata con uno dei
miei bottoni preferiti, la colla e la base dell'anello che mi si era rotto tra
le mani e mi son resa conto che era diventato ancora più carino di prima. Penso
sia iniziata così.
Anello
artigianale in legno realizzato con un bottone, l'ultimo rimasto di una giacca
da uomo degli anni 50.
Cosa
vuoi trasmettere con le vostre creazioni?
Le
nostre produzioni sono frutto della passione per il riuso, per il “non
abbandono” di oggetti, o parti di oggetti, a cui ancora si può dare una
possibilità di vita. È appunto per questo motivo che con le nostre creazioni
vorremmo far capire che anche un oggetto che normalmente si sarebbe gettato via,
oppure nemmeno notato, possa essere messo al centro dell'attenzione e diventare
un accessorio di bellezza.
Da chi è rappresentata la vostra clientela-tipo?
Ci
ispiriamo prima di tutto alle donne che si stupiscono del fatto che un piccolo
bottone fino ad allora anonimo possa trasformarsi magari in un particolarissimo
anello dal gusto vintage. Ovviamente però, la nostra fonte di ispirazione più
vicina sono le donne dalla mentalità ecologica e dallo stile particolare che
amano farsi riconoscere per ogni minimo accessorio che utilizzano.
Orecchini
con monachella alla francese realizzati con due piccoli bottoncini unici di un
vestitino da bambina degli anni '80
Qual'è
il tuo sogno nel cassetto riguardo il tuo lavoro?
Bella
domanda, sarebbe stupendo riuscire a far evolvere l'Atlante dei Bottoni magari
riuscendo a creare prodotti più complessi, magari una linea di abbigliamento
ecologica a basso costo cruelty-free ma anche complementi d'arredo realizzati
con materiali di riuso. Sarebbe realmente un sogno trasformarlo in un'attività
che ci permetta di vivere tranquillamente solo dai suoi frutti.
Come
ha inciso la crisi economica sul tuo settore?
Dal mio
punto di vista la crisi economica oltre alle catastrofiche conseguenze che
tutti noi conosciamo ha anche degli aspetti positivi, ha portato molte persone
ad un cambio di mentalità non indifferente, facendogli rivalutare molti
comportamenti come quello dello spreco. Il mio lavoro è uno dei tanti risultati
di questo cambio meraviglioso di mentalità.
Penso
che la crisi in qualche modo operi in questo campo una sorta di “selezione
naturale” perciò chi si adatta ai cambiamenti dettati dalle esigenze economiche
e non, sopravvive. Sicuramente il campo del riutilizzo creativo in un momento
storico come quello che stiamo vivendo ha delle buone percentuali di
possibilità di crescere rispetto ad altri, sia per quanto riguarda i suoi costi
ridotti sia perché come dicevo prima, la mentalità delle persone fortunatamente
sta cambiando.
Bellissimi, veramente! Complimenti! Concordo con il fatto che è in atto un cambiamento nel modo di vedere e fare le cose. Spero si possa arrivare ancora più lontano.
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