The tailor's project: La rivincita dell'argento: Diz Design

Buon pomeriggio lettori,

il post di oggi è per Diz Design, un brand nato dall'unione creativa di due fratelli, Carla e Paolo, grafica e orefice. La loro storia inizia nel laboratorio di famiglia con la necessità di dar vita a idee, a non smettere di sperimentare e ricercare il connubio tra grafica e tradizione. Inizia così per i fratelli una nuova esperienza con la loro prima linea di gioielli.

Carla dopo la laurea in Industrial Design nel 2009, ha iniziato a lavorare all'interno di studi che si occupavano di graphic design e merchandising, fino a quando ha iniziato ad apprezzare il laboratorio di famiglia dove attualmente sperimenta e lavora.

Durante la vita universitaria si è avvicinata a “l'arte” didattica e teorica, nei vari studi e durante le varie esperienze di addetta alla vendita ha approfondito l'ambito commerciale ed il rapporto con il cliente.

Il progetto Diz Design prende forma quasi per gioco "volevo creare accessori che avrei voluto per me ma non trovavo in giro e una volta creati i primi oggetti, ho incominciato a sperimentare unendo stili di lavorazione differenti e segni grafici che ho sempre e solo utilizzato al computer. Le creazioni riscontravano successo ed ho così incominciato realmente a pensare ad un marchio".

L’argento e la grafica sono i motivi della collezione Diz Design: lo sviluppo grafico è stato scelto per rispecchiare quello che l'argento rappresenta per i due creativi, un materiale nobile, di modesta duttilità che indossato valorizza la persona regalandole una luce diversa.

Semplicità e stile. Questo è quello che emana ogni creazione Diz Design. Ed il fine? Ridare all'argento l'importanza che aveva "i miei pezzi hanno presenza, si fanno sentire e vedere con semplicità e stile. Vestono con poco. Vorrei far capire alle persone che le grandi firme non renderanno mai lo stile di nessuno 'unico'. Ormai sono visioni di massa, da ampio target, mentre un oggetto che è stato disegnato e creato soltanto per te non potrà mai essere sostituito da nient'altro".

La donna fonte d'ispirazione per Diz Design è una donna sofisticata che sa quello che vuole e cerca attraverso il suo stile di esprimere la propria personalità e proprio per questo predilige pezzi unici. Una donna che sa essere elegante senza diventare noiosa, che sa mescolare più stili e sa anche adeguarsi ad altrettanti ambienti differenti.

Il brand si rivolge a tutte le persone libere e fresche, che sanno recepire le novità, che amano la ricerca del particolare e scelgono l’unicità. A coloro che sanno distinguere un pezzo stampato da uno creato a mano, con il tempo e la cura che solo un artigiano conosce.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sono molti. Per incominciare vorrei ampliare la mia collezione ed introdurre nuovi materiali. Inoltre stanno prendendo vita delle collaborazioni con artisti e designer che apprezzo molto, sia sul piano artistico che personale, ma questo è ancora un segreto….

Qual'è il tuo sogno nel cassetto riguardo il tuo lavoro?

Per ora sto vendendo in Europa...(GRAZIE INTERNET!!) il top sarebbe andare oltre oceano...

Come vedi il mondo della moda?

Il mondo della moda è uno dei settori che maggiormente sta risentendo della crisi e che più si sta adattando agli effetti della globalizzazione con i suoi pro e contro.

Nel mio piccolo mi aspetto che la moda riesca sempre a divertire e ritagliare uno spazio per le idee nuove, soprattutto per le piccole realtà come Diz Design, che ancora lavorano sulla qualità e il particolare.

e la crisi?

Il mio lavoro é in crescita. Credo che il settore dell'artigianato, grazie a questa crisi, stia riacquistando il giusto valore, anche perché considero l’handmade mille volte meglio di un prodotto fatto su scala e venduto al triplo del suo reale valore e le persone che comprano i miei gioielli sembrano confermare questo dato. C'é sempre stato un amore incondizionato per l'oggetto fatto a mano ma è purtroppo sempre stato contrastato da un'eccessiva vanità per i grandi marchi.

La gente sta rivalutando tutto quello che rende un oggetto unico e diverso da tutto quello che ci viene propinato dal consumismo, che a mio parere inizia a perdere un po’ di contenuti e che oltretutto, negli ultimi tempi, sta diventando sempre più inaccessibile.