mercoledì 11 aprile 2012

Proteggiamo il nostro handmade

Cari lettori,
Oggi stavo leggendo notizie sul web e con mia estrema felicità mi sono imbattuta in un interessante articolo apparso su La Stampa che racconta un nuovo ed inatteso fenomeno di "rientro". Proprio in questi anni in cui tutto fugge all'estero, dai migliori cervelli alla produzione manifatturiera o industriale, il trend sembra magicamente invertirsi e la protagonista è una multinazionale che ha da sempre prodotto in Asia: IKEA.

L'articolo di Rosaria Talarico, intitolato "Il colosso svedese sposta le sue produzioni dall’Asia: 24 nuovi fornitori" evidenzia il ruolo dell'Italia, in primis della regione Piemonte, come possibile fornitore e punto per lo sviluppo degli acquisti futuri. Il focus sembra spostarsi verso la competenza, la capacità di produrre articoli caratterizzati da una qualità migliore mantenendo lo standard qualitativo ma a prezzi più bassi dei loro concorrenti asiatici.

La giornalista ci lascia con uno spunto di riflessione: "che non sia un segnale della riscossa del Vecchio continente sulle tigri asiatiche"? 
Noi pensiamo che nonostante il periodo di estrema recessione che sta immobilizzando il nostro Paese, chi riuscirà a galleggiare per poi ingranare e correre davvero veloce una volta ristrutturato il sistema economico, saranno solo coloro che avranno saputo investire nella qualità globale, dalla materia prima del prodotto all'idea di base della creazione. 

Questo è il monito per voi designer a continuare a lottare e non lasciarvi raffreddare dagli ostacoli che incontrerete sul vostro percorso, ma è anche una riflessione per noi consumatori ad acquistare con maggiore attenzione verso l'eccellenza, l'unicità e la particolarità dell'handmade, dimenticando per un po' tutto ciò che è una scialba imitazione o un prodotto di scarsa manifattura. 

Compriamo meno ma meglio.

Silvia


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