Lavanderia 18 è un brand di abbigliamento femminile che già a partire dal nome sucita interesse e curiosità. Il progetto trova esecuzione proprio nella vecchia lavanderia di famiglia, al civico 18, dove Sandra dal Pont ha deciso che la sua strada sarebbe stata creata da colori, tessuti, disegni, ago filo e forbice.
"Ho scelto l'artigiano, il prodotto, la qualità a discapito della quantità, la ricerca, la creatività, l'individuo e non la massa, il rispetto e l'ironia".
Conosciamo meglio la designer...
Cosa vuoi trasmettere con le tue creazioni?
E a lungo termine? Una festa/sfilata in un tendone da circo.
... e noi abbiamo capito che l'eccentrismo non stava esclusivamente nel nome..
Clicca qui per visitare il sito Lavanderia 18
Conosciamo meglio la designer...
Cosa vuoi trasmettere con le tue creazioni?
La cosa che cerco di trasmettere è l'artigianalità del capo, la cura nel farlo, il valore del pezzo limitato e un gusto decisamente diverso dal prodotto industriale. Quindi tutto è fatto in maniera artigianale, dall'etichetta al cartellino, che riporta le caratteristiche scritte in matita. Tutto o quasi "home made".
Cosa apprezza maggiormente che acquista una vostra creazione? apprezza il fatto di avere un pezzo diverso dal solito, sia per le forme, con le quali amo sbizzarirmi, rimanendo comunque su un piano di semplicità e portabilità, sia per la lavorazione. Alcuni capi hanno interventi che nessuna catena produttiva potrebbe scegliere di fare, per tempi e costi.
A chi si rivolge il brand? Negli anni sto piacevolmente scoprendo che il mio target è davvero vasto, dai 14 agli 80 e questo è davvero fantastico.
Credo che il segreto sia... anzi lo mantengo
Credo che il segreto sia... anzi lo mantengo
Qual'è stato il tuo percorso? Ho iniziato il mio cammino verso la moda, decidendo di imparare a fare da sola quello che volevo indossare, così.. per gioco! Oggi quel gioco è diventata la mia professione e creo vestiti soprattutto per gli altri...
Com'é iniziato il progetto ? Da anni desideravo intraprendere il mio percorso indipendente, ho fatto una domanda di finanziamento come giovane imprenditrice che è stata accettata e da lì è iniziata la mia avventura in solitario, lasciando un'azienda che è stata una grandissima scuola di formazione per quasi 5 anni, la Replay Blue Jeans.
Cosa ti dà maggiore ispirazione? Tutto e niente. Possono essere altri capi di abbigliamento, ma lo sono più spesso foto, colori e forme non sempre legate alla moda. Anche un muro ammuffito o una sedia scrostata può dire e ispirare moltissimo.
Che progetti hai per il tuo futuro? A breve termine la produzione della collezione a/i 2011/2012 interamente eseguita da me.
E a lungo termine? Una festa/sfilata in un tendone da circo.
... e noi abbiamo capito che l'eccentrismo non stava esclusivamente nel nome..
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