mercoledì 15 giugno 2011

Fuga dalle etichette. Paulie Monorchio



La testa Glix
Paulie Monorchio, designer Glix Atelier, non vuole etichette. Mi scrive: "le categorie non fanno per me". Lei che nasce come progettista, non come stilista. Ci tiene a sottolinearlo.
Il termine fashion stylist, le va stretto, tanto da farmelo notare. 
La Moda, in quanto tale, non le interessa.

Paulie designer
Primo teorema: i suoi abiti sono puri contenitori.
Secondo teorema: "Non esiste l'abito-contenitore, se non esiste il corpo-contenuto", i lavori più concettuali di Paulie hanno un carattere performativo.
L'approccio di Paulie con il tessuto ed i materiali è un percorso che si avvicina molto all'Arte. Realizza personalmente tutte le sue creazioni, partendo direttamente dal materiale.

La donna Glix
Chi decide di acquistare un pezzo Glix, è sicuramente una persona fuori dagli schemi e che apprezza la qualità e l'unicità.

Paulie è anche orafa e produce una splendida linea di gioielli dai forti connotati materici. Dopo un periodo di studio presso lo scultore Davide de Paoli, da cui ha appreso le tecniche orafe di base, Paola Monorchio ha dato inizio alla produzione dei propri pezzi. Ogni oggetto, molto simile alla scultura anche nel procedimento di realizzazione, lascia spazio alla fantasia, all’estro, all’immaginazione.

Anche la linea di gioielli prende ispirazione da forme geometriche semplici, che si caratterizzano per il trattamento delle superfici granulate o traforate, e che riproducono motivi ornamentali spesso molto complicati, ripresi da tappeti, arazzi, broccati o ornamenti architettonici. Il metallo è trattato come superficie da scalfire, da incidere e nella quale lasciare impresso un disegno.









Gioielli Glix
Glix si confronta quindi contemporaneamente con materiali ben diversi tra loro: alla morbidezza e lavorabilità del tessuto si accosta il metallo, duro e difficile da trattare, che porta con sé anche il vincolo del volume e del peso. Ogni oggetto, che si carica di valenze simboliche e astratte, ha un percorso di realizzazione tecnicamente più impegnativo e temporalmente più lungo, ma che porta a dare forma ad un ornamento unico, dove l’attenzione si focalizza completamente.

Photo: Elena Romani


La moda per Paulie
“Il design è per me una scelta razionale: un’idea che si  concretizza in un oggetto che ha un suo motivo di essere, un significato. Mentre uno stilista interpreta il trend del momento facendo delle sue creazioni icone di stile, un designer interpreta bisogni portando alla luce necessità collettive più profonde partendo da un'analisi critica: traduce le valutazioni acquisite in un’estetica che tiene conto dell’essenza stessa dell’oggetto. Chi crea un prodotto di design, incoraggia a percorrere nuove strade. Intendo dire che spesso il design è in grado di modificare comportamenti, di interpretare bisogni, di migliorare la qualità della vita. La ricerca e la sperimentazione, legate anche alla tecnologia, rendono questo campo particolarmente fertile. Per questo credo che non esista una sostanziale differenza tra un abito di design e un mobile di design. Il procedimento è identico, lo scopo il medesimo: un prodotto che sia bello e buono per tutti”.


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