giovedì 21 novembre 2013

Parliamo di knitters e crocheters: conoscete L'UnciMatto?

Cari lettori, oggi vi presentiamo una designer catapultata direttamente dal mondo della fantascienza e dei cartoni animati. Lei si chiama Monia ed ha dato vita a L'UnciMatto!


Il nome UnciMatto, come si può dedurre, nasce dalla trasformazione della parola uncinetto. Dal momento che il processo creativo esige fantasia e un pizzico di pazzia... ecco fatto "UnciMatto". 
Inoltre nel vero e proprio marchio la lettera i è sostituita dalla figura di un uncinetto. 
Ho mantenuto le lettere u e m maiuscole per dare più mobilità al nome. 
L'idea del nome e la realizzazione sono "casalinghe", infatti è tutta opera mia e di mio marito (alla parte grafica).

Cosa vuoi trasmettere con le tue creazioni?
Semplicemente un sorriso. Quando leggo commenti di approvazione nei riguardi delle mie creazioni sono felicissima. Ho sempre la speranza che ogni amigurumi riesca a trasmettere un pò di me come ad esempio l'amore che ci metto nel creare di qualcosa di unico (in quanto nessuna creazione risulterà perfettamente uguale trattandosi di handmade).

A che tipo di clientela ti ispiri?
Bella domanda… non ho un modello in particolare. Diciamo che i valori che mi colpiscono molto sono la determinazione e la spontaneità delle persone. Comunque posso dire che mi rivolgo al tipo di persona che vorrei essere o meglio al come vorrei che mia figlia e mio marito mi vedessero: una moglie ed una mamma presente che è riuscita anche nel suo sogno di trasformare il suo hobby in lavoro.
 Lulu dal videogioco League of Legends (la mia ultima fatica, schema by L’UnciMatto di Monia)


A chi si rivolge il brand?
Si rivolge a tutti coloro che amano l'handmade e le creazioni all'uncinetto. Non ci sono limitazioni né di età né di sesso. A coloro che cercano qualcosa di unico da regalare oppure da tenere per sé. 
Grazie all’uncinetto infatti si può creare qualcosa per tutti, dai neonati ai ragazzi, dagli adulti agli anziani.

Qual'è stato il tuo percorso?
Diciamo che le storie di knitters e crocheters si accomunano un po' tutte :) Ho sempre visto la nonna che lavorava ai ferri e mia mamma all'uncinetto. Quindi diciamo che ho sempre pasticciato un pò con entrambi (anche se con i ferri devo ancora approfondire e prima o poi lo farò). Le mie creazioni iniziali non si allontanavano da sciarpe e copertine eseguite con punti base.

Com'é iniziato il progetto?
Tutto è nato nell’agosto del 2012 navigando sul web. Volevo creare qualcosa di bello per la mia bambina e soprattutto farlo con le mie mani. Non mi ci è voluto molto ad entrare nel magico mondo degli amigurumi tramite gli ovetti kinder travestiti da animaletti di fili di cotone intrecciati di Airali Handmade. Ogni sua creazione è qualcosa di meraviglioso ed io l’ammiro molto per questo. Poi navigando su internet e imparando nuovi punti e lavorazioni su youtube ho deciso di imbarcarmi nel progetto che ha portato alla realizzazione del paperotto Pato. Ci mi quasi un mese di lavoro tra la traduzione dello schema da spagnolo ad italiano e la realizzazione vera e propria (non ricordo quante volte ho fatto e disfatto il lavoro). Alla fine di tutto quando la mia piccola Melissa mi disse sorridendo “mamma, mamma è Pato” fui ripagata di tutta la fatica. Poi… tutto il resto è storia!    

Pato Amirugumi Tag, il papero amico di Pocoyo (cartone animato adorato da mia figlia e mio primo amigurumi creato)

Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue creazioni?
Ci stò ancora lavorando e sto cercando di creare un mio stile! La svolta l’ho avuta con le pixie anche se il lavoro da fare è ancora molto.
 
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Progetti in mente ce ne sono tanti, forse troppi… non so neppure se riuscirò a realizzarli tutti. Mi piacerebbe creare altri personaggi dei videogiochi, come la mia piccola Lulu, in quanto li trovo molto particolareggiati e questa sfida mi intriga molto e sono sicura che mi potrebbe far migliorare sempre di più. Inoltre mi piacerebbe approfondire il discorso del lavoro con i ferri imparando nuove tecniche oltre a quelle base. Infine vorrei addentrarmi nel mondo delle paste polimeriche… e poi boh… la fantasia è sempre in lavoro.

 Pixie Daisy (la mia prima pixie, seguita da altre 2, schema by L’UnciMatto di Monia)

Come vedi il tuo lavoro rispetto alla crisi economica?
L’handmade potrebbe essere una soluzione per chi ha perso e non trova un lavoro. Un po’ per scelta, un po’ per necessità dalla nascita di mia figlia io non lavoro più e quindi ho deciso di provare questa strada anche se è in Italia è molto difficile essendo l’handmade non molto conosciuto o meglio riconosciuto.
La crisi colpisce secondo te anche questo settore creativo e innovativo?
Certo e lo colpisce moltissimo. In quanto molte persone non comprano cose create a mano in quanto i prezzi risultano alti rispetto ad altri prodotti messi sul mercato dalle grandi ditte. Il costo del prodotto handmade risulterà sempre più esoso, purtroppo però sono solo in pochi che valutano l’unicità ed il tempo di creazione che occorre nel realizzare questi piccoli tesori.

Shaun the Sheep (cartone animato, schema by L’UnciMatto di Monia)

Hai un sito internet e/o utilizzi l'e-commerce? Presentacelo!
Ho pensato all'e-commerce ed ho provato un paio di piattaforme come blooming e artesanum, ma ho deciso di accantonare il progetto, in quanto voglio dedicarmi prima a far crescere il mio "marchio" impegnando il 100% dell’energie a creare. Mentre per quanto riguarda la presenza su siti o social network sono un po' ovunque.

2 commenti: