martedì 28 maggio 2013

Teoria del Riuso e recupero dei materiali: E-vasiva

Buon pomeriggio lettori!
Eccoci qui con qualche notizia ed un bel post interamente dedicato al brand E-vasiva, un marchio creato e registrato nell’ottobre del 2008 da Valentina Marchetti (graphic designer), Simona Marchetti (architetto) e Vanessa Paglia (graphic designer, oggi non più parte attiva del gruppo di lavoro).


Valentina dopo il diploma artistico si è laureata presso l’Istituto europeo di Design come Graphic Design. Ha avuto diverse esperienze nel campo della grafica editoriale, prima di iniziare l’avventura con E.vasiva, insieme alla sorella Simona.
Simona si è laureata in Architettura presso la Sapienza e, contemporaneamente al percorso prettamente artistico di E.vasiva, continua a maturare diverse esperienze nel campo dell’architettura, anche come progettazione urbanistico-territoriale.
Il brand abbraccia l'arte nella sua accezione più ampia possibile, spaziando dal graphic design al jewel design. Il lavoro, inoltre, si è spontaneamente avvicinato alla creazione manuale ed artigianale di carta e all’arte della rilegatura, nonché alla sperimentazione di tecniche di stampa manuali come la serigrafia. Un percorso questo che ha portato a riflessioni sul riuso dei materiali più comuni, come la plastica e la stessa carta. Il loro potenziale infinito, proprio nella creazione e realizzazione di gioielli, permette di trasformarli in qualche cosa di unico e nuovo.


- Volume - 


Cosa riuscite a trasmettere attraverso le vostre creazioni? Principalmente vogliamo comunicare il concetto che ogni oggetto può essere reinventato e trasformato in un bijoux o in un accessorio unico ed irripetibile.
La fonte ispiratrice? Ci ispiriamo ad una donna moderna, poliedrica, che non ha timore di osare e di apparire in modo originale. Indossando un nostro accessorio è impossibile non essere notati.
Ed il destinatario del brand? Ci rivolgiamo a tutte quelle persone che cercano qualcosa di inusuale, particolare e che abbiano un’indole stravagante, volta a distinguersi dalla massa.
Qual'è il vostro sogno nel cassetto? Ci piacerebbe poter collaborare con stilisti di fama internazionale ed avere un nostro piccolo atelier in cui ricevere i clienti per poter creare  per loro pezzi unici e personalizzati.

- Sovrapposizioni - 

Come state approcciando questo periodo economico? Per nostra esperienza personale abbiamo constatato che la crisi ha colpito fortemente anche questo settore, infatti molte attività artigianali hanno chiuso o versano in gravi difficoltà. C’è da aggiungere, inoltre, che in Italia esistono pochi incentivi per la crescita ed il rinnovamento di questo settore che ha da sempre rappresentato l’eccellenza nel nostro paese e che ora rischia invece di scomparire.
Al contrario volevamo sottolineare come questo momento di crisi economica abbia stimolato fortemente la creatività in diversi settori. Infatti una peculiarità dei momenti di forte difficoltà è quella di dar vita ad imprese e progetti veramente originali ed innovativi, a volte rischiosi, ma con risultati inaspettati.
Sicuramente qualcuno sta riscoprendo questo aspetto del riuso e del recupero dei materiali, poiché abbiamo notato che è un argomento di forte interesse in molti settori. Però c’è una fetta ancora più grande di mercato che, spinta da motivi prettamente economici, usufruisce dei prodotti che vengono commercializzati in grandissime quantità e che risultano molto più accessibili rispetto all’handmade artigianale, qualitativamente superiore, ma indubbiamente con costi maggiori.

- Essenza -

Come vedete il mondo della moda in futuro? Pensiamo che nel prossimo futuro l’attenzione dovrà essere rivolta sempre più alla salvaguardia dell’ambiente, alla limitazione dell’inquinamento e, dunque, al concetto di riutilizzo e riciclo in tutti i campi. Viviamo in una società consumistica dove la produzione di rifiuti è eccessiva e non viene vista come possibile risorsa. Noi, tuttavia, crediamo fortemente che un oggetto possa avere una nuova vita attraverso un processo di “distruzione/rinascita creativa”. Proprio questo avviene quando lavoriamo gli scarti di palloncini in lattice, da questo processo nasce un oggetto nuovo, originale che racchiude in se un valore aggiunto conferitogli proprio dalla sua storia e vita precedente.

- Nodino - fotografo Andrea Cecchetti

Il nostro sito è www.e-vasiva.com

Abbiamo da poco operato un restyling grafico, ed è ancora in fase di aggiornamento. 
Logicamente siamo anche presenti su Facebook(http://www.facebook.com/pages/Evasiva/451065868247341), Twitter(https://twitter.com/e_vasiva) e Pinterest(http://pinterest.com/evasivalab/). 

Da pochissimo abbiamo una pagina dedicata allo shop on line delle nostre creazioni su blomming (http://blomming.com/mm/Evasiva/items).

***
...vi rubiamo ancora un minuto per anticiparvi che uno dei prossimi post sarà dedicato ad un'altra designer  ("vecchia" conoscenza del Blog e dello Staff di thetailorsproject) che abbiamo avuto la fortuna di incontrare direttamente nel suo atelier, dove non abbiamo potuto far altro che apprezzare in maniera plausibile qualcosa che é già nelle nostre mani! A presto!

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